domande frequenti

Intervento senza paura: le risposte di un esperto alle vostre domande

Cari pazienti,
nel corso della mia carriera come chirurgo ortopedico, ho notato che molti di voi condividono preoccupazioni e dubbi simili riguardo agli interventi e alla gestione delle patologie.
In questo articolo, risponderò alle domande più frequenti che mi vengono poste, sperando di alleviare le vostre ansie e fornirvi informazioni preziose.

Preparazione all’intervento

La preparazione all’intervento inizia circa una settimana prima, quando riceverete una chiamata dall’ufficio pre-ricoveri della Clinica per fissare la data del prericovero.
In questa giornata, verranno effettuate le indagini preliminari essenziali:

  • Esami del sangue
  • Elettrocardiogramma
  • Visita con l’anestesista

Queste valutazioni sono fondamentali per garantire la vostra idoneità all’intervento.
Vi chiederemo di presentarvi a digiuno e di prevedere una permanenza di alcune ore negli ambulatori.

Anestesia: Miti e realtà

L’anestesia generale “pesante”, che spesso genera timori, è ormai un ricordo del passato.
La medicina moderna offre opzioni più sicure e confortevoli:

  1. Anestesia spinale (epidurale) o loco-regionale: Preferita per la maggior parte degli interventi all’arto inferiore.
  2. Sedazione leggera: Può essere associata all’anestesia spinale per i pazienti più ansiosi.
  3. Anestesia loco-regionale: Ideale per gli interventi all’arto superiore.
  4. Anestesia locale: Utilizzata per interventi più semplici.

L’anestesia generale rimane un’opzione per casi complessi o interventi alla colonna vertebrale, ma utilizza farmaci e procedure all’avanguardia, come il Propofol, che garantiscono un risveglio rapido e confortevole.

Quando è necessario l’intervento chirurgico?

La chirurgia ortopedica ha fatto progressi straordinari, offrendo soluzioni efficaci per numerosi problemi ortopedici e traumatologici. Tuttavia, l’approccio chirurgico viene considerato solo dopo aver esplorato tutte le opzioni conservative, come:

  • Terapia medica
  • Terapia infiltrativa (orthobiologia)
  • Fisioterapia

Quando questi trattamenti non producono i risultati sperati, e il problema ha una soluzione chirurgica, propongo l’intervento. Ricordate: la decisione finale spetta sempre a voi, dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro.

Recupero post-operatorio: L’esempio della protesi di ginocchio

Il recupero post-operatorio è un aspetto cruciale del percorso chirurgico. Prendiamo come esempio la riabilitazione dopo un intervento di protesi al ginocchio, un’operazione che eseguo frequentemente. La mia filosofia si basa su una riabilitazione graduale e non forzata. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Giorno dell’intervento: Uscite dalla sala operatoria con un bendaggio elastico moderatamente compressivo e un drenaggio.
  2. Primo giorno post-operatorio: Rimozione del drenaggio e medicazione della ferita.
  3. Primi giorni: Esercizi attivi assistiti, evitando movimenti passivi che potrebbero causare complicazioni.
  4. Prima settimana: L’obiettivo è raggiungere un range di movimento (ROM) attivo di 0-90° del ginocchio.
  5. Settimane 3-4: Si punta a raggiungere 110° di flessione del ginocchio.
  6. Settimana 5: Ripresa delle attività quotidiane senza stampelle.
  7. Ritorno al lavoro: Generalmente intorno ai 40 giorni per lavori sedentari.

Per approfondimenti sulla riabilitazione dopo protesi di ginocchio, potete consultare le linee guida dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons.

Rischi e complicazioni

Come in ogni procedura chirurgica, esistono rischi associati. I più comuni includono:

  • Infezioni
  • Trombosi
  • Complicazioni legate all’anestesia

È fondamentale discutere approfonditamente questi aspetti durante la fase di consulenza pre-operatoria.

Aspettative e risultati

La chirurgia ortopedica moderna offre risultati eccellenti, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. Ad esempio, la sostituzione protesica dell’anca è stata celebrata dalla prestigiosa rivista The Lancet come l’intervento del secolo scorso per il miglior rapporto rischio-beneficio. Ricordate sempre che il successo dell’intervento dipende anche dalla vostra collaborazione e dall’aderenza alle indicazioni post-operatorie.

Spero che queste informazioni vi siano utili. Come sempre, sono a disposizione per rispondere a qualsiasi altra domanda o dubbio, trovate nella pagina Visite e Contatti i miei recapiti.