Ho avuto una preparazione scientifica ortopedica generalista, non settoriale (curriculum vitae). Approccio la patologia in modo olistico, partendo da una visione d’insieme del corpo umano e del suo funzionamento.

Da più di quarant’anni mi dedico ai problemi biomeccanici della postura scorretta e ai suoi riflessi negativi sull’apparato locomotore. Conosco le terapie incruente e fisiche per la soluzione del cosiddetto “deficit posturale” che può essere all’origine dei problemi alle articolazioni e alla colonna vertebrale.

Nei casi di artrosi del ginocchio e dell’anca, se la soluzione chirurgica è inevitabile, opero con tecnologia computer e robot assistita per l’impianto di protesi parziali o mininvasive. Questa metodica è uno strumento di sicurezza per il paziente e un aiuto per il chirurgo, una sorta di “grillo parlante” in sala operatoria che suggerisce le migliori soluzioni per il corretto impianto delle componenti protesiche e il perfetto bilanciamento legamentoso. Le protesi meglio impiantate durano di più, anche tutta la vita.

In ogni caso, prima della protesi, tratto la patologia della cartilagine con tutte le moderne biotecnologie, dall’innesto di fattori di crescita alle staminali, essendo esperto di artroscopia del ginocchio, della caviglia e della spalla.

Con tecnica computer assistita, ricostruisco anche il legamento crociato anteriore del ginocchio, negli sportivi, senza mezzi di sintesi nel femore, con tecnica “press fit”, per una ricostruzione anatomica e biologica.

Sono uno dei pochi in Italia che utilizza l’endoscopia della colonna, per il trattamento mininvasivo, in ambulatorio, con anestesia locale delle aderenze cicatriziali post intervento, per ernie e protrusioni discali. Sono stato anche tra i primi a utilizzare la miscela di ossigeno-ozono, paravertebrale, in ambulatorio, per le ernie discali lombari e cervicali.

Allo stesso modo, in ambulatorio, eseguo la correzione percutanea dell’alluce valgo e delle deformazioni posturali del piede, senza mezzi di sintesi.