Sport dopo la protesi, ecco come comportarsi
Recentemente, un atleta master di sci, con una protesi di ginocchio totale, in gara, cadendo, si è rotto la gamba al di sotto della protesi. Il problema, ora, è la sintesi della frattura, perché la protesi costituisce un ostacolo e andrebbe rimossa e sostituita con uno stelo più lungo. Caso complesso che apre il dibattito.
Conviene praticare sport dopo l’impianto di una protesi?
Prima di entrare nel merito, occorre sottolineare come la protesi totale di ginocchio sacrifichi i legamenti crociati, vero fulcro della biomeccanica articolare ma, soprattutto, questi sono il patrimonio della sensibilità propriocettiva del ginocchio.
Una protesi totale, impiantata bene, ripristina una buona funzione articolare, anche con una discreta stabilità, tale da consentire la ripresa dell’attività sportiva ma, certo, non le gare di sci! Queste, al limite del vero appassionato, sono consentite quando la cinematica del ginocchio è naturale, con i legamenti integri. Pertanto, a maggior ragione, negli sportivi, quando è possibile, consigliamo la protesizzazione parziale del ginocchio, mono o bi-compartimentale, per salvare i legamenti crociati.
Detto questo, in generale, è, oramai, universalmente noto il gran numero di benefici, in senso salutistico generale, connessi alla pratica costante di un’attività sportiva, sebbene siano stati anche prodotti degli studi che dimostrano l’aumento dell’incidenza dell’osteoartrosi in atleti paragonati a sedentari (Kujala et al, 1995; Spector e coll, 1996), per cui anche nel paziente protesizzato la ripresa di un’attività sportiva e /o ricreativa costituisce sempre un non trascurabile valore aggiunto.
Tuttavia, i pazienti, spesso, sottostimano i possibili problemi correlati alla sostituzione protesica di una articolazione e sovrastimano le aspettative di recupero. Tali aspettative sono create da dati di eccellenti risultati clinici, dal marketing ortopedico, dal marketing diretto ai pazienti, da informazione e disinformazione, reperibili su Internet. E’ comunque innegabile che gli interventi protesici consentano ai pazienti, con patologia degenerativa articolare, d’incrementare la loro attività fisica.
In effetti, i pazienti con maggiori disabilità prima dell’intervento presentano, in linea generale, il grado maggiore di miglioramento. Inoltre, dopo intervento protesico d’anca e di ginocchio è stato dimostrato un miglioramento nel fitness cardiologico misurato come durata dell’ esercizio, massimo carico di lavoro e picco di consumo di ossigeno (Ries et al, 1996).
Tuttavia, non possiamo ignorare i rischi connessi alla ripresa di un’attività sportiva, dopo aver subito un impianto protesico che, schematicamente, possono essere ricondotti a (Rolston e coll., 2009; Lygre e coll., 2010):
- Il rischio di incorrere in instabilità articolare
- Lo scollamento protesico
- L’usura della componente protesica
- Le fratture peri-protesiche
In funzione di questo esistono tre possibili categorie di attività sportive per i pazienti protesizzati che intendano riavvicinarsi allo sport (Niederle e coll., 2007; D’Lima e coll., 2008; Hopper e coll., 2008; Wylde e coll., 2008; Felts e coll., 2010; McClelland e coll., 2010; Papalia e coll., 2011):
- Le attività sportive raccomandate
- Le attività sportive raccomandate solo ai soggetti già esperti in queste ultime
- Le attività sportive sconsigliate
- Le attività sportive raccomandate
In questa categoria, sia per la protesi dell’anca, sia per la Protesi Totale di ginocchio, che per la Protesi Parziale o Monocompartimentale (ed in special modo per quest’ultima), ritroviamo:
- La bicicletta
- Il nuoto
- Il ballo da sala
- Il tiro con l’arco, il tiro al piattello, il tiro a volo.
- Il walking
- Il golf, anche se a questo proposito dobbiamo ricordare che il golf, sport apparentemente privo d’importanti sollecitazioni funzionali a livello degli arti inferiori, comporta per un soggetto destrorso un’ingente sforzo di tipo torsionale a livello dell’articolazione del ginocchio sinistro determinato da un problema di “duplice rotazione” che avviene sia nel momento della fase ascendente della mazza, che nella fase di impatto con la pallina. Comunque è interessante notare come uno studio di Mallon ha mostrato come 83 golfisti amatoriali, valutati ad un follow up medio di 6 anni, dopo protesi di ginocchio, siano stati in grado di ritornare al golf, dopo l’intervento (84% senza dolore giocando, 62% senza dolore dopo il gioco, 35% con modesto dolore dopo il gioco). Si è inoltre rilevato un miglioramento medio handicap di 1.9, dopo l’intervento ed un decremento medio della lunghezza del drive di 11.2 m (Mallon et al, 1992; Mallon et al, 1993)
Queste attività dovrebbero essere incoraggiate in tutti i pazienti, soprattutto considerando il loro impatto positivo sulla salute e sul benessere generale del paziente stesso.
Le attività sportive raccomandate solo ai soggetti già esperti
In questa categoria ritroviamo tutti quegli sport raccomandabili / consentibili, solamente, a soggetti che abbiano già avuto modo di accumulare precedentemente una buona pratica delle attività stesse (e che siano quindi classificabili come “esperti” nella pratica di queste ultime) e che, inoltre, presentino un’ottima forma fisica.
In quest’ambito ritroviamo:
- Attività aerobiche a basso impatto
- Ciclismo (che in questo caso si differenzia dalla pratica della semplice “bicicletta “ poc’anzi menzionata)
- Bowling
- Canottaggio
- Trekking (avendo cura di limitare il più possibile i percorsi in discesa, cosa certamente non facilmente attuabile)
- Equitazione (avendo cura di mantenere una “staffatura lunga“)
- Sci di fondo (Alcuni studi biomeccanica hanno dimostrato come nello sci da fondo il carico compressivo a livello della protesi sia circa 4.7 BW a fronte di un carico compressivo sulle componenti protesiche eguale a circa 9.7 BW nello sci di discesa)
- Scherma
- Body Building
- Pattinaggio su ghiaccio
- Tai Chi Chuan
- Tennis
Uno studio effettuato su 33 giocatori di tennis esperti (anche se non professionisti), analizzati ad un follow up medio di 8 anni dopo intervento di protesi di ginocchio ha mostrato come tutti siano stati in grado di tornare, dopo l’intervento, al grado competitivo precedente. Per tutti si è registrata una significativa riduzione del dolore ed una maggiore mobilità, solamente la velocità di gioco è risultata minore. Tutti i giocatori furono soddisfatti del risultato clinico e dei loro risultati alla ripresa dell’attività tennistica, confermando in tal modo come i giocatori di tennis, classificabili come esperti, possano ritornare a giocare a tennis a buon livello dopo intervento di protesizzazione. Le limitazioni dello studio erano il follow up, relativamente breve, ed il fatto che non siano stati considerati giocatori di livello tecnico inferiore (Mont e coll, 2002)
Le attività sportive sconsigliate
In quest’ultima categoria ritroviamo sostanzialmente tutti gli sport ad alto impatto e/o “di contrasto” che possono danneggiare le componenti protesiche compromettendone la funzionalità, ricordiamo brevemente tra queste:
- Calcio
- Rugby
- Basket
- Pallavolo
- Pallamano
- Alpinismo
- Lotta
- Judo
- Corsa
- Ginnastica
- Aerobica ad alto impatto
Occorre comunque sottolineare che le linee guida attualmente disponibili non sono basate su delle evidenze scientifiche ma, solamente, su delle opinioni di esperti. Riteniamo, a questo proposito, particolarmente interessanti i risultati del questionario sull’attività sportiva, post protesizzazione di ginocchio, a cui sono stati sottoposti alcuni membri della American Knee Society nel 1999 e nel 2005. Paragonando, i pareri forniti nel 1999, a quelli del 2005, si è potuta notare una maggior tendenza nella concessione ai pazienti alla partecipazione ad un maggior numero di attività sportive, nel 2005, ed una minor restrizione su alcune specifiche attività. Mentre quattro sport, non erano raccomandati in entrambi gli anni (calcio, basket, football e corsa), altre attività sportive (baseball, ginnastica, pallamano, hockey, arrampicata, squash e tennis singolo), che non erano raccomandate, nel 1999, non hanno comunque raggiunto un consensus nel 2005. Nel 2007, poi, si è registrato un ulteriore aumento del trend di concessione di attività sportive, trend che gli esperti giustificano con un miglioramento dell’outcome, una migliore confidenza nella tecnica chirurgica, un’innovazione degli impianti protesici ed infine una maggiore richiesta da parte dei pazienti stessi di partecipazione ad attività sportive. E’ necessario comunque ricordare, ancora una volta, come questo trend non sia basato su “evidenze” ma, solo, su opinioni di esperti e come pertanto non sia dimostrabile che il trend stesso sia concepito esclusivamente in funzione del migliore interesse del paziente.
E non abbiamo parlato dello sci alpino. Questo sport è al limite, tra gli sport consigliati e sconsigliati. Per il paziente protesizzato d’anca e di ginocchio, ma solo monocompartimentale, una ripresa dell’attività sportiva agonistica è tollerata, ma non consigliata. Mentre, la pratica dello sci alpino, dolce, tranquillo, senza salti o percorsi molto mossi, è consentita anche alle protesi totali di ginocchio.
Conclusioni
Possiamo concludere che, in linea generale, lo sport non è, tassativamente, precluso al soggetto portatore di protesi d’anca o di ginocchio (sia totale ma, ancor più, monocompartimentale). E’ tuttavia innegabile che una protesizzazione consenta, solamente, la pratica di alcune e ben determinate attività sportive. Per questa ragione, non solo il paziente deve, necessariamente, essere correttamente consigliato ed indirizzato, ma si rivela di ancor maggior importanza che egli agisca “cum granum salis” e tenti di riprendere l’attività sportiva, solamente, dopo aver affrontato un corretto percorso riabilitativo ed un altrettanto cauto e progressivo percorso di riavvicinamento alla pratica sportiva stessa.
Bisogna comunque precisare che le continue innovazioni in campo protesico, sia a livello dei materiali utilizzati, che delle tecniche chirurgiche adottate, stanno permettendo ad una sempre più alta percentuale di pazienti protesizzati la pratica sportiva, ampliando inoltre la gamma di attività sportive praticabili. Infine, occorre sottolineare che la letteratura riguardante la pratica sportiva, dopo intervento di protesizzazione non è esaustiva, infatti, essendo disponibili solo studi retrospettivi di livello III o IV, mancano ancora ad oggi, studi di alta qualità , con follow-up di lunghezza adeguata e basati su evidenze scientifiche.
-
Bibliografia
-
Aglietti P, Buzzi R, De Felice R, Giron F. The Insall-Burstein total knee replacement in osteoarthritis: a 10-year minimum follow-up. J Arthroplasty ,1999 Aug;14(5):560-5.
-
Becher C, Huber R, Thermann H, Paessler HH, Skrbensky G. Effects of a contoured articular prosthetic device on tibiofemoral peak contact pressure: a biomechanical study. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2008 Jan;16(1):56-63. Epub 2007 Oct 13
-
Bergschmidt P, Bader R, Finze S, Ansorge S, Kundt G, Mittelmeier W. Bicondylar knee arthroplasty – influence of preoperative functional restriction on early functional postoperative outcome. Z Orthop Unfall. 2008 May-Jun;146(3):344-51
-
Bertani A, Flecher X, Parratte S, Aubaniac JM, Argenson JN. Unicompartmental-knee arthroplasty for treatment of lateral gonarthrosis: about 30 cases. Midterm results Rev Chir Orthop Reparatrice Appar Mot. 2008 Dec;94(8):763-70.
-
Chou DT, Swamy GN, Lewis JR, Badhe NP. Revision of failed unicompartmental knee replacement to total knee replacement. 2011 May 31. [Epub ahead of print]
-
D’Lima DD, Steklov N, Fregly BJ, Banks SA, Colwell CW Jr. In vivo contact stresses during activities of daily living after knee arthroplasty. J Orthop Res. 2008 Dec;26(12):1549-55
-
Felts E, Parratte S, Pauly V, Aubaniac JM, Argenson JN. Function and quality of life following medial unicompartmental knee arthroplasty in patients 60 years of age or younger. Orthop Traumatol Surg Res. 2010 Dec;96(8):861-7.
-
Gadeyne S, Besse JL, Galand-Desme S, Lerat JL, Moyen B. Results of self-centering patellofemoral prosthesis: a retrospective study of 57 implants. Rev Chir Orthop Reparatrice Appar Mot. 2008 May;94(3):228-4
-
Hopper GP, Leach WJ. Participation in sporting activities following knee replacement: total versus unicompartmental. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2008 Oct;16(10):973-9
-
Kujala UM, Kettunen J, Paananen H, et al. Knee osteoarthritis in former runners, soccer players, weight lifters, and shooters. Arthritis Rheum. 1995 Apr;38(4):539-46.
-
Laskin RS. The classic: total condylar knee replacement in patients who have rheumatoid arthritis. A ten-year follow-up study. 1990. Clin Orthop Relat Res. 2008 Nov;466(11):2589-96
-
Lelli A. Le soluzioni protesiche per permettere una vita attiva. Health for the football player. Prevention, diagnosis, surgery and rehabilitation. XX International Congress of Sport Medicine and Rehabilitation. Bologna 12-13th march 2011.
-
Lisowski LA, van den Bekerom MP, Pilot P, van Dijk CN, Lisowski AE. Oxford Phase 3 unicompartmental knee arthroplasty: medium-term results of a minimally invasive surgical procedure. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2011 Feb;19(2):277-84. Epub 2010 Jul 17
-
Lo Presti M. Ritorno allo sport dopo artroprotesi monocompartimentale di ginocchio. Health for the football player. Prevention, diagnosis, surgery and rehabilitation. XX International Congress of Sport Medicine and Rehabilitation. Bologna 12-13th march 2011.
-
Long WJ, Scuderi GR. High-flexion total knee arthroplasty. J Arthroplasty. 2008 Oct;23(7 Suppl):6-10
-
Lygre SH, Espehaug B, Havelin LI, Furnes O, Vollset SE. Pain and function in patients after primary unicompartmental and total knee arthroplasty. J Bone Joint Surg Am. 2010 Dec 15;92(18):2890-7
-
Maduekwe UI, Zywiel MG, Bonutti PM, Johnson AJ, Delanois RE, Mont MA. Scientific evidence for the use of modern unicompartmental knee arthroplasty. Expert Rev Med Devices. 2010 Mar;7(2):219-39.
-
Mallon WJ, Callaghan JJ. Total hip arthroplasty in active golfers. J Arthroplasty. 1992;7 Suppl:339-46.
-
Mallon WJ, Callaghan JJ. Total knee arthroplasty in active golfers. J Arthroplasty. 1993 Jun;8(3):299-306.
-
Mariani EM, Bourne MH, Jackson RT, Jackson ST, Jones P. Early failure of unicompartmental knee arthroplasty. J Arthroplasty. 2007 Sep;22(6 Suppl 2):81-4.
-
Martucci E., Bracci G., Gozzi E., Trisolino G., Trentini F. Medial pivot prothesis in valgus knee. Med Sport. 2011; 62 (3): 157-163.
-
McClelland JA, Webster KE, Feller JA, Menz HB. Knee kinetics during walking at different speeds in people who have undergone total knee replacement. Gait Posture. 2010 Jun;32(2):205-10.
-
Mont MA, Rajadhyaksha AD, Marxen JL, et al. Tennis after total knee arthroplasty. Am J Sports Med 2002;30(2):163-166.
-
Muller PE, Pellengahr C, Witt M, Kircher J, Refior HJ, Jansson V. Influence of minimally invasive surgery on implant positioning and the functional outcome for medial unicompartmental knee arthroplasty. J Arthroplasty. 2004 Apr;19(3):296-301.
-
Niederle P, Knahr K. Sporting activities following total hip and knee arthroplasty. Wien Med Wochenschr. 2007 Jan;157(1-2):2-6
-
O’Donnell T, Neil MJ. The Repicci II® unicondylar knee arthroplasty: 9-year survivorship and function. Clin Orthop Relat Res. 2010 Nov;468(11):3094-102. Epub 2010 Aug 13
-
Pandit H, Jenkins C, Gill HS, Barker K, Dodd CA, Murray DW. Minimally invasive Oxford phase 3 unicompartmental knee replacement: results of 1000 cases. J Bone Joint Surg Br. 2011 Feb;93(2):198-204
-
Papalia R, Del Buono A, Zampogna B, Maffulli N, Denaro V. Sport activity following joint arthroplasty: a systematic review. Br Med Bull. 2011 May 12. [Epub ahead of print]
-
Patil N, Lee K, Huddleston JI, Harris AH, Goodman SB. Aseptic versus septic revision total knee arthroplasty: patient satisfaction, outcome and quality of life improvement. 2010 Jun;17(3):200-3
-
Patil N, Lee K, Huddleston JI, Harris AH, Goodman SB. Patellar management in revision total knee arthroplasty: is patellar resurfacing a better option?J Arthroplasty. 2010 Jun;25(4):589-93.
-
Pearse AJ, Hooper GJ, Rothwell A, Frampton C. Survival and functional outcome after revision of a unicompartmental to a total knee replacement: the New Zealand National Joint Registry. J Bone Joint Surg Br. 2010 Apr;92(4):508-12.
-
Perrone V. Protesi di ginochhio MC2 ultracongruente postero-stabilizzata a piatto rotante: risultati a 4 anni. Minerva Ortop Traumatol. 2011; 62: 63-73.
-
Ranawat CS. History of total knee replacement. J South Orthop Assoc. 2002 Winter;11(4):218-26
-
Ries MD, Philbin EF, Groff GD, et al. Improvement in cardiovascular fitness after total knee arthroplasty. J Bone Joint Surg Am. 1996 Nov;78(11):1696-701.
-
Robertsson O., Dunbar M., Pehrsson T., Knutson K., Lidgren L. Patient satisfaction after knee arthroplasty: a report on 27,372 knees operated on between q981 and 1995 in Sweden. Acta Orthop Scand. 2000; 71: 262-267.
-
Rolston L, Siewert K. Assessment of knee alignment after bicompartmental knee arthroplasty. J Arthroplasty. 2009 Oct;24(7):1111-4.
-
Schindler OS, Scott WN, Scuderi GR. The practice of unicompartmental knee arthroplasty in the United Kingdom. J Orthop Surg (Hong Kong). 2010 Dec;18(3):312-9
-
Spector TD, Harris PA, Hart DJ, et al. Risk of osteoarthritis associated with long-term weight-bearing sports: a radiologic survey of the hips and knees in female ex-athletes and population controls. Arthritis Rheum. 1996 Jun;39(6):988-95.
-
Watanabe T, Muneta T, Ishizuki M. Is a minimally invasive approach superior to a conventional approach for total knee arthroplasty?Early outcome and 2- to 4-year follow-up. J Orthop Sci. 2009 Sep;14(5):589-95
-
Wylde V, Learmonth I, Potter A, Bettinson K, Lingard E. Patient-reported outcomes after fixed- versus mobile-bearing total knee replacement: a multi-centre randomised controlled trial using the Kinemax total knee replacement. J Bone Joint Surg Br. 2008 Sep;90(9):1172-9